Corrispondenza

Perché scrivere ad una persona condannata a morte?

Le ragioni sono molteplici e, quando si decide farlo, ogni persona può avere le sue motivazioni, ma l’elemento comune è sicuramente la compassione verso un altro essere umano.

La vita delle persone condannate a morte è scandita dai tempi processuali, ad ogni detenuto è riconosciuto il diritto di adire ogni grado di giudizio pur tuttavia con la consapevolezza che, appello dopo appello, difficilmente il suo destino cambierà: essere ucciso dallo Stato.

Ma corrispondere con un condannato a morte significa soprattutto riconoscere il valore intrinseco di una persona e della sua vita, indipendentemente dai reati, anche gravi, che può aver commesso.

Per un essere umano trascorrere anni nel braccio della morte è un’esperienza atroce da molti descritta come una “morte seppur ancora in vita”. Il condannato trascina la propria esistenza in una cella minuscola in perenne isolamento ed in ansia costante, spesso per decenni. Le visite sono assai rare e spesso per mesi (e a volte anni!) non si vede nessuno. Non a caso le condizioni detentive nel braccio della morte vengono considerate una vera e propria forma di tortura! E crediamo sia inconfutabile che, indipendentemente dalla colpevolezza o dall’innocenza di una persona, la tortura sia inaccettabile in qualsiasi società che voglia minimamente definirsi civile.

Ecco perché ricevere una lettera può davvero cambiare la vita di un detenuto, anche se in attesa di esecuzione: significa riallacciare un contatto col mondo esterno, instaurare un rapporto di amicizia, e vivere – non sopravvivere! – guardando dalla finestra attraverso i racconti di un amico di penna.

Se deciderete di iniziare una corrispondenza con un condannato a morte dovrete necessariamente rispettare delle linee guida affinché l’esperienza sia positiva sia per voi che per il vostro nuovo amico.

Noi vi aiuteremo.

Soprattutto, ricordate sempre che il vostro ruolo sarà quello di amico. Non offrite false speranze su questioni legali e non fate promesse che non potrete mantenere.

Corrispondenza a un detenuto

Regole e consigli per scrivere ad un detenuto

Dal momento della condanna a morte i detenuti divengono proprietà dello Stato che li identifica non più con il loro nome, ma con un numero di matricola, azzerando così la loro individualità di uomo o di donna. In fondo, sono in attesa di morire… Devono accontentarsi di aspettare e subire gli inumani regolamenti che prevedono la quotidiana violazione di ogni intimità e, appunto, l’oblio della loro identità.
Scrivere ad una di queste persone vuol dire legittimare la loro esistenza di uomo o di donna in quanto individuo e persona umana e offrire loro sia un canale di comunicazione col mondo esterno che la rivendicazione del diritto all’identità. Una sola lettera può trasformare la loro attesa in tempo da vivere.
Il conforto di sapere che altre persone, appartenenti a culture e società lontanissime, vogliono condividere un pezzetto dei loro pensieri e delle loro esperienze, scevre da ogni giudizio e pregiudizio e per molti è una grande conquista avere quest’occasione di poter respirare un po’ di umanità.
La prima lettera forse è la più difficile da scrivere, ma basta essere sé stessi, sinceri, confusi, incerti, veri.

Puoi scrivere un semplice breve messaggio presentandoti e chiedendo al detenuto se desidera corrispondere con te, oppure scrivere una lettera raccontando qualcosa su te stesso e magari spiegando i motivi che ti spingono ad intraprendere questa corrispondenza.

In linea di massima è bene non chiedere nulla al detenuto circa la natura del crimine (parlare di certe cose via lettera potrebbe peraltro essere dannoso dal punto di vista legale) e comunque è meglio che sia il detenuto stesso a decidere se parlarne o meno. Puoi però chiedergli da quanto tempo di trova nel braccio della morte, se ha un’adeguata assistenza legale, se ha l’appoggio della propria famiglia o degli amici.

E’ probabile che la persona alla quale scriverai stia cercando da tempo un amico di penna, ma se così non fosse, è bene essere preparati ad un qualsiasi tipo di reazione, che può andare dal silenzio ad una risposta piena di entusiasmo. Alcuni prigionieri hanno una bassa scolarizzazione e hanno difficoltà ad ammetterlo, altri non sanno né leggere né scrivere in inglese, altri semplicemente non sono interessati a corrispondere.

Quindi, a meno che nel tuo caso non si tratti di un detenuto che desiderava entrare in corrispondenza con qualcuno, potrebbe essere una buona idea dirgli di voler gentilmente passare il tuo nominativo a qualcun altro se lui non è interessato a corrispondere con te (in ogni caso, facci sapere quale risposta riceverai alla prima lettera ed insieme decideremo come proseguire).

Non esitare a raccontare le cose belle che ti accadono, a parlare delle tue vacanze, dei tuoi viaggi, della tua famiglia, perché – contrariamente a quanto si è portati di solito a pensare – ai detenuti fa piacere che si parli loro di cose piacevoli, della vita di tutti i giorni, di un bel tramonto, proprio perché sono cose di cui sentono la mancanza.

Attraverso la corrispondenza entrerà nella vita del tuo nuovo amico un po’ di normalità, un po’ di gioi; lui potrà sentire attraverso le tue orecchie e vedere tramite i tuoi occhi e tu diventerai la sua finestra sul mondo libero. Inoltre, parlare di cose normali ti farà apparire più vero: in fondo, ciò di cui il detenuto ha più bisogno è sapere che qualcuno che davvero esiste gli vuol bene.

Molti prigionieri non ricevono aiuto da nessuno, quasi tutti sono stati abbandonati dalle loro famiglie e non hanno quasi mai alcun amico all’esterno del carcere. Vengono spesso considerati rifiuti della società. Non c’è quindi da stupirsi se, in molti casi, la semplice corrispondenza diventa in brevissimo tempo un rapporto profondo.

Questo comporta a volte alcuni problemi, soprattutto per le donne, poiché spesso i detenuti di sesso maschile si innamorano delle loro amiche di penna e cercano di far diventare la corrispondenza qualcosa di molto speciale ed esclusivo. Se accadrà anche a te, parlane con qualcuno che ha già avuto lo stesso problema, oppure rivolgiti a noi per avere consigli. Questo tipo di problema e altri possono sorgere a causa del tipo di vita che il detenuto è costretto a vivere e dello stress che ne deriva, ma devi anche sapere che alcuni detenuti sono affetti da turbe psichiche, altri hanno avuto problemi di droga e/o alcool, altri hanno subìto abusi fin da bambini e la loro vita è stata piena di violenza.

Precisiamo che noi cerchiamo sempre di selezionare le persone che associamo agli amici di penna, ma – seppur raro – a volte può accadere che qualcuno, nonostante tutta la nostra buona volontà, si comporti in maniera sbagliata. NON SCORAGGIARTI E CONTATTACI: TI INDICHEREMO COSA FARE.

Il tuo nuovo amico potrebbe diventare esigente e la corrispondenza difficile… alcuni detenuti scrivono anche una volta al giorno! Di solito, comunque, scrivono una volta a settimana; quindi, il tuo impegno potrebbe essere di una lettera una volta alla settimana oppure ogni due settimane. Ad ogni modo, se sai fin dall’inizio che non ti sarà possibile scrivere molto frequentemente, è bene che tu lo faccia presente subito, così non deluderai le eventuali aspettative del tuo nuovo amico.

Alcuni detenuti non rispondono alla prima lettera che ricevono e non è insolito nemmeno che smettano di scrivere all’improvviso o che per un certo periodo scrivano meno frequentemente. Certo, non è facile scrivere a chi non risponde o non si fa vivo per un po’, però in alcuni casi sono proprio coloro che non vogliono o non possono scrivere ad essere i più bisognosi. È possibile che la tua perseveranza e pazienza vengano messe a dura prova.

Come avviene quindi la corrispondenza: possiamo scrivere al nostro amico tramite posta tradizionale o tramite piattaforma online.

Qui di seguito ti indicheremo come fare ad utilizzare la piattaforma online, che noi consigliamo perché Securus serve oltre 3.400 istituti penitenziari negli Stati Uniti ed è molto più veloce ed economico. Se però volessi avere maggiori informazioni per utilizzare la posta tradizionale, non esitare a contattarci.

Per verificare se Securus fornisce il servizio presso il carcere del tuo corrispondente, visita questo link https://securustech.online/#/facilities-we-serve (il carcere Polunsky Unit in Texas dove risiedono in condannati a morte è servito).

Per poter usare il loro servizio, basta iscriversi gratuitamente al sito.

Dopo l’iscrizione, per poter corrispondere con il vostro amicə bisogna andare nella sezione eMessaging, cliccare su Launch, poi Contacts e Add Contact.

Una volta trovato il detenuto e aggiunto alla vostra lista, tornate nella pagina principale e nella sezione eMessaging vedrete la scritta Purchase Stamps. Quelli sono i “francobolli” da utilizzare per poter scrivere.

Una lettera costa 1 stamp (circa 60 centesimi di euro), ed ogni allegato, fino a 5, costano 1 stamp ciascuno.

In più, come abbiamo scritto, i detenuti spesso sono indigenti, e se abbiamo le possibilità possiamo inviare un “reply stamp” (in basso a sinistra della nostra lettera) al costo di uno stamp.

Quando si acquistano francobolli, dovete selezionare il nome del detenuto e scegliere la quantità desiderata (5-10-25-50). Inserire i vostri dati, i dati di pagamento e procedete.

Nella schermata STAMPS potete anche trasferire (nella tendina Transfer) il quantitativo che desiderate ed inviarlo al vostro corrispondente affinché li possa utilizzare per scrivere a voi o a chiunque altro.

Perché scrivere a un detenuto

Alcuni avvertimenti

 

Alcuni prigionieri chiedono denaro.

Ti potrebbe venire richiesto dal tuo amico un contributo economico per aiutare i famigliari a sostenere le spese di viaggio per andare a trovare il loro caro in carcere, soprattutto se il carcere è lontano da dove la famiglia vive e quindi il viaggio è costoso.

In alcuni casi vengono richieste anche somme molto forti utili alla difesa legale (come sappiamo, gli avvocati negli USA sono molto costosi). I prigionieri sono in maggioranza indigenti ed è pertanto vero che hanno bisogno di denaro anche per le cose di tutti giorni; tuttavia, bisogna tenere ben presente che non sempre il denaro va a buon fine, perché non tutti sono onesti.

Ci sono purtroppo dei detenuti che ingannano i propri corrispondenti e altri che semplicemente pensano che i propri corrispondenti siano più ricchi di quello che sono in realtà. È pertanto bene fare una certa attenzione, soprattutto se si tratta di somme di denaro consistenti, nel qual caso sarebbe sempre opportuno inviare gli aiuti economici direttamente all’avvocato o ad un rappresentante del fondo di difesa. È comunque del tutto legittimo mettere in chiaro le cose con il detenuto in merito all’invio di denaro e, eventualmente, porre dei freni.

Esecuzioni

Se al detenuto al quale stai scrivendo viene fissata una data di esecuzione, l’esperienza può essere traumatica, soprattutto se l’amicizia fra di voi è diventata profonda.

È bene che tu sappia che alcune date sono più “serie” di altre e che non sempre quando una data viene fissata l’esecuzione avrà luogo proprio quel giorno.

Puoi rivolgerti a noi per avere dettagliate informazioni in questo senso, per sapere cosa fare per aiutare il tuo amico (nel limite del possibile) scrivendo appelli alle autorità, per avere consigli, per avere un appoggio morale e affinché noi possiamo metterti in contatto con persone che hanno vissuto o stanno vivendo la tua stessa esperienza.

In generale

Desideriamo sottolineare che corrispondere con un condannato a morte può essere davvero gratificante e dare molto in termini di calore umano e affetto, ma non nascondiamo che questa corrispondenza a volte crea numerosi problemi.

Non è una cosa da prendere alla leggera, soprattutto perché si ha a che fare con degli esseri umani che spesso non hanno nessuno all’infuori di noi e per i quali diventiamo davvero l’unico affetto e l’unico punto di appoggio. Questo tipo di corrispondenza non è un gioco.

Tirarsi indietro dopo aver iniziato può essere sconvolgente per il detenuto. Ricorda che la tua lettera potrebbe cambiare la vita di qualcuno e senz’altro cambierà anche la tua, ma se non sei certo di ciò che stai per fare, pensaci bene prima di iniziare.

Non agire con troppa leggerezza, rifletti su quanto stai leggendo adesso e se deciderai che non fa per te, non scrivere. Puoi sempre aiutare nella lotta contro la pena di morte, se credi, in altro modo ed aiutare quindi i detenuti indirettamente.

Non esitare a contattarci per avere ulteriori informazioni.