
25 novembre 2025 Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Novembre 25, 2025
29 novembre 2025: giornata di solidarietà con il popolo palestinese
Novembre 29, 2025Da uomo e difensore, da anni, dei diritti umani non posso che dire, con estrema chiarezza, che gli uomini hanno un ruolo chiave nel fermare la violenza contro le donne, non solo come denunciatori ma anche come alleati nella lotta contro la violenza di genere.
Per fortuna appartengo a quella parte di uomini che non si riconoscono negli stereotipi dominanti di maschile e che non vogliono rinunciare a riflettere e a ragionare, riappropriandosi di quelle dimensioni del maschile non connotate da prevaricazione e violenza.
Detto questo, inizio col dire che per poter attuare un vero cambiamento, è prima di tutto necessario che i maschi – e qui utilizzo questo termine proprio per sottolineare l’immaturità dell’uomo-maschio preso dal rivaleggiare, comandare e primeggiare, che ostenta sicurezze e certezze a scapito di dubbi e incertezze, e che differisce dall’uomo-uomo che invece è maturo, consapevole e con radici nella qualità del proprio essere e delle proprie relazioni significative – vedano nel cambiamento stesso una vera opportunità di crescita ed apertura, ossia la possibilità di scoprire relazioni più libere e più ricche con le donne e l’universo femminile nel suo insieme.
La violenza di genere è indubbiamente una conseguenza del patriarcato, di quel sistema socio-culturale in cui il potere è concentrato nelle mani degli uomini e che porta a dinamiche di disuguaglianza, controllo e dominio. Ed è su questo in particolare che noi uomini dobbiamo agire, o almeno partire da questo, smantellando gli stereotipi di genere che normalizzano la violenza, sia nel loro comportamento che nei contesti sociali.
Nella società patriarcale, la violenza (non solo fisica, ma anche psicologica e, spesso, economica) viene usata per affermare il predominio maschile, e gli stereotipi di genere influenzano le aspettative, i ruoli e le opportunità per tutti i generi, con effetti negativi sia per le donne che per gli uomini (anche se questi ultimi spesso non lo vedono o lo negano).
Questa violenza è frutto di un ordine e di un modello comportamentale tradizionale molto consolidati. Noi uomini possiamo e dobbiamo affrontare le radici culturali della violenza, promuovendo modelli positivi e sostenendo la lotta in difesa delle donne.
Dobbiamo intervenire ogni qualvolta assistiamo a comportamenti violenti o discriminatori, aiutando le donne che subiscono violenza.
Dobbiamo, anzi, partire dall’educazione dei nostri figli maschi al rispetto e alla non violenza, sfidando la trasmissione di stereotipi fin dalla tenera età, prendendo sempre una posizione chiara contro la violenza e la discriminazione, astenendoci dal giustificare o minimizzare gli atti violenti e agendo attivamente nel promuovere l’uguaglianza di genere in tutti gli ambiti della vita, da quello lavorativo a quello familiare e sociale.
Dobbiamo, in sostanza, agire come alleati nel femminismo (inteso come insieme di movimenti sociali, politici e ideologie con lo scopo di definire e stabilire l’uguaglianza politica, economica, personale e sociale tra i sessi), ascoltando le esperienze delle donne e promuovendo attivamente la parità di genere ed il rispetto reciproco.
Anche in questo, come diceva il caro Richard, « Insieme Vinceremo ».
Biagio Santoro
Consigliere del Direttivo
Coalizione Italiana contro la Pena di Morte APS




1 Comment
Ho particolarmente apprezzato queste riflessioni, proprio perché fatte da un uomo.
Grazie.